15 aprile 2001 domenica
Colazione con Chocolate in piazza Duque. E’ domenica mattina con rondini stridenti in cielo e bella aria limpida: è Pasqua! Però non c’è festa che tenga e all’Alameda de Hercules si tiene il mercatino delle pulci settimanale. Variopinto spettacolo di cianfrusaglie in vendita, di umanità scalcagnata e arrangiata, polvere, sudore, confusione, musiche a tutto volume: un mercato da altri continenti, da altre epoche. Compriamo, senza neppure contrattare un poster con le miniature di tutte le confraternite della Semana Santa.
Pranzo senza storia poi necessario riposo pomeridiano nel fresco hostal.
Visitiamo la cosiddetta Casa di Pilato, villa eclettica in cui convivono i linguaggi architettonici moreschi e rinascimentali. Ci soffermiamo sui ricchi decori mudejar, disegno rilassandomi nel giardino tropicale del patio mentre Marta si bea dei fiori stupendi. Poi si va nel “mio” quartiere: San Marcos, Calle Castellar, Calle Feria. Quante cose sono cambiate, come passa inesorabile il tempo. Dove sono finiti i miei 20 anni! Tanti negozi hanno chiuso: la latteria araba, la libreria misteriosa Ifriquya… davanti alla mia casa di studente erasmus inevitabile un momento di malinconia.
Torniamo in centro camminando per altri vicoli, in cerca di angoli particolari: Calle Siete Revueltas (7 curve), Plaza San Francisco con la sua chiesa rosa. Troviamo finalmente (anche se i pasos sono finiti) la guida 2001 delle confraternite, tanto agognato! Torniamo in hostal a fare le valigie. Cena a base di tapas di maiale (le migliori finora) e poi ancora alla Carboneria ad ammirare canti e balli flamenco eccezionali.
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