martedì 11 marzo 2008

Asti a febbraio


Tempo bigio: di mattina, prima di una lunga riunione in una ditta, eccomi scorrazzante per Asti.
Bei portici, scorci di una cittadina insolita per le mie peregrinazioni, tante cartolerie e pompe funebri. Un'aria di straniamento mentre mi addentro nella parte antica, verso piazzette irregolari, in cerca di storici bar, tutti specchi e stucchi dove possano risuonare ancora gli accordi di Paolo Conte. Trovo una pasticceria con queste caratteristiche, polverosa in un certo senso, con mensole piene di vecchie e nuove bottiglie di amari, spumanti, baroli. Una simpatica parlata mi vende un dolce tipico, una torta dolce di mais non poco alcolica. Poi con la bisaccia piena riparto per una troppo breve ricognizione fino ad arrivare alla bella chiesa di San Secondo, romanica.
Vorrei spingermi fino alla Cattedrale ma il tempo è tiranno.
Tornerò.







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